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Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
Era il 1969 quando il birrificio Spaten fece realizzare una palazzina per uffici di sei piani, diventati otto con una successiva sopraelevazione, accanto al sua sede storica in Marsstraße, a Monaco di Baviera.
Collocato in posizione rientrata rispetto alla strada, il complesso, sul cui sito sorge anche un cippo di confine in tufo di epoca tardo-gotica soggetto a tutela, definisce da allora i contorni di una piccola piazzetta alberata bordo strada. Nel 2022, l’immobiliare Sedlmayr Grund und Immobilien AG di Monaco ha deciso di avviare un'importante intervento di ammodernamento. Sul tavolo due opzioni: demolire o ristrutturare in modo radicale.

Siamo a Maxvorstadt, un quartiere di Monaco di Baviera, un insieme urbano armonioso in cui a dominare è la coerenza - di materiali, volumi edilizi, altezze degli edifici e dei piani, cromatismi e linguaggio architettonico - e nel quale si inseriscono anche l’edificio Spaten e il suo dirimpettaio, la sede della Bayerischer Rundfunk, l’emittente radiotelevisiva bavarese. A questa altezza della Marsstraße, tra i due c’è un dialogo che crea spazio urbano: le facciate di entrambi gli edifici sono caratterizzate da una rigorosa scansione verticale e, soprattutto, orizzontale, enfatizzata dalla disposizione delle aperture e dai pannelli di rivestimento in travertino romano. Trascorsi cinquant’anni dalla sua realizzazione, la palazzina Spaten aveva bisogno di una rinfrescata: era soprattutto la distribuzione degli spazi interni a non funzionare più. La società immobiliare incaricata di gestirla ha quindi dovuto decidere cosa fare affinché la struttura potesse continuare ad attrarre locatari e utenti.
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
Il risultato della ristrutturazione radicale: ambienti moderni e accoglienti, valorizzati da finestre di alta qualità che offrono il massimo comfort d’uso.
Un’opzione era demolire e ricostruire. Lo si poteva fare: l’edificio non era soggetto a vincoli di tutela né come bene storico né come parte di un complesso urbano protetto. Alla fine però il committente ha scelto diversamente: tenere in piedi l’immobile e avviare una ristrutturazione radicale. Inizialmente dettata soprattutto da valutazioni di carattere economico, la scelta di ristrutturare si è rivelata vincente da ogni punto di vista. Gli aspetti positivi – continuità architettonica e urbanistica dell’edificio con conservazione del carattere della strada e risparmio di grandi quantità di energia grigia grazie al fatto che si rinunciava alla sequenza demolizione-ricostruzione – non erano, in definitiva, in contrasto con le esigenze di ammodernamento, tutt’altro. Oggi, i vari piani dell’edificio ospitano uffici open space di dimensioni generose, caratterizzati da una solida qualità costruttiva e illuminati su entrambi i lati dalla luce naturale.
I principali interventi hanno riguardato l’eliminazione delle partizioni originarie che separavano uffici singoli e corridoi, l’installazione di impianti tecnologici ed elettrici all’avanguardia e la realizzazione di nuovi pavimenti. Ora le infrastrutture tecniche corrono a vista lungo i soffitti in cemento dipinti di bianco, conferendo agli ambienti un’estetica contemporanea, dal carattere volutamente grezzo. Il pavimento stratificato, rivestito con elementi monocromatici di colore chiaro effetto pietra, offre un migliore isolamento ai rumori da calpestio e fa sembrare i locali più ampi.
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
A caratterizzare la facciata urbana sono lastre di travertino ed elementi finestrati disposti secondo uno schema rigorosamente orizzontale.
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
La ristrutturazione preserva il patrimonio architettonico. I due piani aggiuntivi creano più spazio senza alterare il carattere originale dell’edificio.
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
Da numerosi corridoi e piccoli uffici sono stati ricavati ampi spazi luminosi – i profili sottili delle finestre facilitano l’ingresso della luce naturale.
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
Le finestre a due ante garantiscono una praticità superiore rispetto ai vecchi modelli a un’anta.
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
Grazie ai profili sottili dell’anta Nova-line, la superficie vetrata rimane ampia nonostante il rivestimento interno dei vecchi serramenti.
A ogni piano, la luce naturale entra ora da nord-est e sud-ovest, inondando gli ampi ambienti che si estendono per l’intera profondità dell’edificio. Gli open space, le sale riunioni, le cucine comuni e le aree relax hanno trasformato radicalmente la percezione degli spazi, cancellando ogni traccia dell’originaria sequenza di corridoi e piccoli uffici. Al piano terra, nella lobby, un’ampia e raffinata sala riunioni, dotata delle più moderne tecnologie, è a disposizione di tutte le aziende presenti nell’edificio e può essere prenotata con facilità. L’unico elemento rimasto pressoché invariato è il vano scala, oggi declinato in un delicato verde pastello, che mantiene la sua sobria eleganza con la scala in pietra e la ringhiera sottile quasi a filigrana. A raccontare discretamente la storia dell’edificio, grandi fotografie d’epoca tratte dagli archivi della Spaten. Oggi, questi uffici moderni di alta qualità, in ottima posizione, offrono un ambiente di lavoro dall’elevato comfort abitativo e tornano ad essere interessanti per molte aziende, i cui dipendenti sono ben contenti di riprendere finalmente a lavorare in presenza in questi spazi lasciandosi alle spalle il lavoro da remoto ancora diffuso dopo la pandemia da COVID-19.
E infine i serramenti, un elemento chiave della ristrutturazione: grazie alla posa con rivestimento interno del vecchio telaio sviluppata da Finstral, è stato possibile eseguire l’intervento di sostituzione in modo rapido, preciso e senza impattare sulla struttura esistente. I profili sottili delle ante Nova-line hanno permesso di mantenere inalterate le dimensioni della superficie vetrata rispetto ai vecchi serramenti, garantendo così ambienti sempre luminosi. In un progetto di questo tipo, la posa con rivestimento interno del vecchio telaio offre numerosi vantaggi: consente di sostituire le finestre senza interventi invasivi sulla muratura, evitando così possibili danni di natura termica o strutturale. Inoltre, come dimostra l’edificio di Marsstraße, si possono sostituire infissi ad anta singola con modelli a due ante senza intervenire sulla struttura portante. La scelta è caduta sul modello FIN-Window Nova-line, con alluminio sul lato esterno e PVC su quello interno, una combinazione che oltre a consentire una maggiore personalizzazione in funzione dell’uso dei locali è più leggera, e dunque impatta meno sui componenti mobili e portanti. A fronte del minor peso dei profili, si è potuto optare per un doppio vetro di qualità, senza gravare sugli elementi strutturali dell’edificio. Un ulteriore punto di forza è stata la velocità di esecuzione: il metodo Finstral ha ridotto drasticamente i tempi di posa rispetto a una sostituzione tradizionale, riducendo al minimo il rischio di danni alla struttura durante la fase di cantiere. Nella Marsstraße, la sostituzione ha richiesto una sola settimana per piano, vale a dire appena sei settimane per dotare tutti i piani in ristrutturazione di nuove finestre.
Non c’è dubbio che la sostituzione degli infissi con queste modalità sia stata fondamentale per la buona riuscita del progetto di ristrutturazione. Dopo una posa rapida, pianificata nei minimi dettagli e senza complicazioni, le nuove finestre a due ante offrono oggi un elevato comfort abitativo: garantiscono un’ottima protezione acustica, una perfetta tenuta all’aria, un eccellente isolamento termico in inverno, una buona protezione contro il calore estivo e un’alta efficienza energetica.

Dettagli progetto:
Edificio: edificio commerciale con uffici
Progetto: sostituzione finestre
Progettisti: Ingenieurbüro Jürgen Konrad
Anno di costruzione: 1969; Anno di ristrutturazione: 2023
Superficie totale: 6.005 m²
Località: Monaco, Germania
Serramenti Finstral:
  • Finestra FIN-Window Nova-line 90+8 alluminio-PVC
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
Il bianco delicato delle finestre in PVC illumina gli ambienti e crea una piacevole sensazione di comfort.
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
L’intervento di ristrutturazione perfettamente riuscito ha permesso di conservare la continuità architettonica e urbanistica, oltre a risparmiare significative quantità di energia grigia.
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
Linee rigorose, orizzontali e verticali, definiscono il carattere architettonico dell’edificio.
Ristrutturazione radicale anziché demolizione.
Applicazione
Gli infissi in alluminio esistenti sono stati rinnovati rivestendo internamente il vecchio telaio, una tecnica di posa minimamente invasiva. Invece di rimuovere completamente le finestre esistenti, compresi i telai esterni, con il rischio di danneggiare la muratura e i montanti tra i serramenti, si è proceduto a smontare solo le ante e la vecchia ferramenta. Successivamente i telai esistenti sono stati rivestiti internamente con nuovi profili per adeguare le loro prestazioni isolanti agli standard correnti. Durante questa fase, sui montanti intermedi sono stati applicati pannelli in schiuma poliuretanica pre-tagliati in fabbrica. L’estetica della facciata è rimasta inalterata: grazie alle ante a tutto vetro, visti da fuori i nuovi serramenti hanno lo stesso aspetto dei vecchi. Rispetto al metodo di sostituzione tradizionale, questa tecnica di posa innovativa - certificata dall'ift di Rosenheim - fa risparmiare molto tempo e lavoro.
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