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Tractatus Muros Circularis.
Castel Ganda
Architetto Martin Feiersinger
Tractatus Muros Circularis.
Il Castel Ganda di Appiano, con le sue caratteristiche quattro torri circolari e il muro di cinta, l’anno scorso è stato oggetto di un’importante ristrutturazione, operata dall’architetto Martin Feiersinger. Le ex scuderie, collegate all’angolo sud-ovest dell’ala circolare del muro di cinta, sono state trasformate in una biblioteca e spazio polifunzionale.

Attraverso la loggia a tre colonne, oggi all’altezza del suo nome, si raggiunge il Bar Rosso attraverso il cosiddetto portone serratura. L’anta destra presenta infatti una finestrella verde bottiglia che ricorda un buco della serratura sovradimensionato, rievocando la tipica forma del portone di un castello. Prima ancora di entrare, questa apertura permette di scorgere il bar con il bancone piastrellato rosso e il lampadario progettato ad hoc da Feiersinger. Esso riprende la forma di un dodecaedro ed è composto da dischi in metallo lucido che riflettono l’ambiente circostante, evidenziando l’interesse di Feiersinger per la geometria.

A livello progettuale l’architetto austriaco si è orientato al trattato Divina Proportione di Luca Pacioli, pubblicato a Venezia nel 1509, all’incirca all’epoca della costruzione della cinta muraria. Il trattato comprende alcune illustrazioni dei solidi platonici di Leonardo da Vinci, che hanno ispirato Feiersinger nella progettazione degli interni. “Nella ristrutturazione ho seguito una strategia mirata, effettuando interventi nel tessuto edilizio che fossero meno visibili possibile. Per l’arredamento della biblioteca, invece, sono state scelte tonalità e forme più incisive, citando elementi formali ripresi dalle prime opere stampate fino all’arte contemporanea”.

L’interno è costituito da librerie ad arco quasi scultoree, che richiamano la volta a botte, e da tavoli massicci modulari a semicerchio. Accostati tra loro, gli arredi creano forme variabili, continuando il libero gioco con le geometrie. All’interno della volta, tre lampadari – composti ciascuno da tre barre incrociate – sono appesi come controparte tecnica del lampadario a specchio. Queste forme ad asterisco, disegnano infatti degli esagoni astratti attraverso l’unione ideale delle loro estremità. Le sedie Georgine completano il canone stilistico introducendo l’ellisse nel sistema formale di Feiersinger. Inoltre, numerosi sgabelli rossi a tre o più gambe, ispirati alle meduse, attraversano l’atrio della biblioteca. Al centro dell’ambiente si trova infine l’elemento multifunzionale di colore turchese denominato Schwesternsitz (sedia delle sorelle), che funge da scala per raggiungere gli scaffali più alti della libreria e al tempo stesso da sedia per due persone.

Foto Werner Feiersinger

Martin Feiersinger, nato nel 1961 a Brixlegg e residente a Vienna. 1981-86 studi presso l’Accademia delle Arti Applicate di Vienna e 1987-89 studi presso la Rice University a Houston; dal 1989 libero professionista a Vienna. Numerosi progetti tra cui: 1991-98 Europan 2, Complesso residenziale Colerusgasse, Vienna; 1991-93 Pavillon, Wiener Neustadt (con Werner Feiersinger); 1993-98 Asilo nido Grosserweg, Vienna; 2002-05 ristrutturazione maso “Brizerhaus”, Ramsau; 2005-12 casa in legno Monika Scheitnagl, Fügen; 2006-17 complesso residenziale Kudlichstraße, St. Pölten; 2013-14 teatro all’aperto di Wagram, Königsbrunn am Wagram (con Werner Feiersinger); 2017-19 adattamento interni Cattedrale di San Giorgio, Wiener Neustadt (con Werner Feiersinger).
martinfeiersinger.at
Tractatus Muros Circularis.
Tractatus Muros Circularis, Castel Ganda, foto Werner Feiersinger, 2022
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Martin Feiersinger
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